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| AnnikaL'autista parcheggiò la volvo nera, dotata di vetri oscurati, al fianco del locale di Jean Cloude. Come ogni buon master doveva fare, ero andata a fargli visita, dal momento che ero entrata nel suo territorio. Stringevo fra le mani una rosa nera. L'annusai con un piccolo intrinseco sorriso. Scesi dalla macchina. Nessuno era in giro. Il locale era aperto da poco, e il sole ormai tramontato. A piccoli passi raggiunsi l'entrata. Iniziai a staccare i petali alla rosa, lasciandoli cadere a terra in una sottile ma lunga scia che mi seguiva fino al bancone dove trovai una ragazza, evidentemente una recente vampira. Quando gli chiesi di Jean Cloude, mi disse che non c'era. Magnifico! Avevo sprecato un viaggio per arrivare in quello stupido locale, e non aveva lasciato nessuno ad accogliermi? Ero ufficialmente offesa.
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