A quiet evening (yes, it happens to me too)

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Across the universe
view post Posted on 16/10/2009, 21:05




Anita Katherine Blake

Stavo rientrando nel mio appartamento, dopo aver passato una serata tranquilla - ebbene si, capita anche a me, anche se è una cosa molto rara - e rilassante con Ronnie. Veronica Sims era la mia migliore amica, nonchè abilissima detective privata con un fiuto pazzesco per le situazioni pericolose, cosa che le serviva essendo mia amica; di solito ci andavamo a trovare in ospedale quando eravamo ferite, oppure litigavamo per i miei gusti in fatti di uomini (non si può andare d'accordo su tutto), però quella sera no, quella sera ci eravamo dedicate ad un passatempo estremamente raro e divertente, eravamo uscite.
Pazzesco, vero?
Era la mia serata libera, passarla con Ronnie non era nei miei programmi, ma era stato divertente; per una volta avevo avuto una serata normale, e non mi ero annoiata, però mi sentivo strana. Come se mancasse qualcosa.
Di solito, almeno una volta a sera, almeno un mostro tentava di uccidermi, invece quella sera il massimo del rischio che avevo corso era stato quello di essere rimorchiata da un camionista ubriaco.
Salì le scale della palazzina dove abitavo, avviandomi verso il mio appartamento, mentre la mia mente vagava libera nel ricordare la bella serata. Non ero stressata, quella sera ero molto più docile del solito, anche se non avevo abbassato la guardia, quella non l'abbassavo mai.
Vigilanza costante, ecco il mio detto.
Sotto la giacca di pelle, infatti, avevo la mia Browning Hi-Power; la Firestar invece l'avevo lasciata a casa, però avevo i coltelli d'argento assicurati a due guaine sulle braccia, un pò paranoica? Forse, ma era grazie al fatto che fossi paranoica, che ero ancora viva. Ok, avevo avuto anche una buona dose di fortuna, però la maggior parte del merito era da attribuire al fatto che fossi sempre armata come Rambo.
Arrivata davanti alla porta di casa attesi qualche secondo, sentivo uno strano formiolio dietro la nuca, la pacchia era finita evidentemente..
Avevo già sfoderato la pistola dalla fondina, e mi ero abbassata leggermente, appiattendomi contro il muro e sporgendomi solo leggermente per scorgere all'interno dell'appartamento. Avevo poche opzioni, la migliore sarebbe stata di aspettare che qualcuno (se ci fosse stato) avesse fatto la prima mossa, e così decisi di assecondare questa parte razionale di me, se entro mezz'ora non avrebbe risposto nessuno sarei entrata. Avrei anche potuto chiamare la polizia, ma non volevo s'immischiasse, di solito le cose con cui trattavo io l'ammazzavano la polizia..
 
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