| Nodo di Sangue:
...io ero per Edward quanto di più prossimo avesse a una vera amica, cioè una persona che sapeva chi era, cosa era e che, nonostante ciò, lo apprezzava. Già: Edward mi piaceva, nonostante ciò che era, o forse proprio per quello. Anche se sapevo che in certe circostanze mi avrebbe uccisa? Sì, anche.
Mentre Edward mi fissava, i suoi occhi azzurri divennero improvvisamente gelidi e il suo viso perse qualsiasi espressione, tranne un gelo spaventoso... Era lo sguardo di un essere che avrebbe potuto uccidermi con abilità ed efficienza perché tale era la sua natura, oppure per fame o per difendersi, se l'avessi provocato o minacciato o irritato.
Mi occorse un certo sforzo per mantenere la calma. «Messaggio ricevuto, Edward. Finisci il numero del perfetto assassino, e andiamo.»
La sua voce giunse bassa e cupa, scivolando sulla mia pelle come vento gelido.
«Hai ucciso qualche vampiro, mia piccola Risvegliante?»
«No», sussurrai.
«Di quante uccisioni sei responsabile?»
Conoscevo un master che era in grado di percepire all'istante la menzogna, perciò non presi neppure in considerazione la possibilità di mentire a quel vampiro.
«Quattordici», risposi.
Resti Mortali:
Mi trovavo lì per gli zombie, perchè io sono una Risvegliante. Tutto sommato, è un lavoro come un altro, no?
Il Circo dei dannati:
Forse un giorno mi avrebbe sparato, ma non alla schiena e non dopo avermi detto che voleva soltanto parlare. Non si può certo dire che sia onesto, però ha le sue regole. Se avesse avuto intenzione di uccidermi, me lo avrebbe fatto sapere. Mi avrebbe detto quanto lo pagavano per farmi fuori e avrebbe scorto la paura che s'insinuava nel mio sguardo. Sì, Edward aveva le sue regole.
«Farò tutto quello che è necessario per portare a termine il mio lavoro.»
«Non ne ho mai dubitato.» Alludeva al fatto che non avrebbe esitato a torturarmi per estorcermi l'informazione. Ne sembrava dispiaciuto, ma ciò non lo avrebbe fermato. Una delle sue regole fondamentali era: «Finire sempre il lavoro». E non avrebbe mai permesso a una sciocchezza come l'amicizia di rovinare il suo perfetto curriculum.
Luna nera:
«Nel bosco c'è un cadavere e la scena del crimine non resta indenne. Rischiamo di perdere prove preziose», intervenne Dolph.
«L'aggressione di un orso non è una scena del crimine, sergente», replicò lo sceriffo.
«Ms. Blake è la nostra esperta. Se lei dice che è stato un orso, bene. Se invece ritiene che si tratti di un omicidio soprannaturale, allora...»
«Anita Blake?" Lo sceriffo mi scrutò. "Lei è la Sterminatrice?»
«Così mi chiama qualcuno.»
Il ballo della morte:
Dialogo tra Anita, Edward e Richard:
A: "Io vado all'appuntamento e lasciamo che il sicario faccia la sua mossa. Poi cosa succede?"
E: "Lo uccidiamo"
R: "Un momento," intervenne Richard. "State scommettendo di essere migliori di un assassino di professione?"
Annuimmo entrambi.
R: "E se non foste migliori di lui?"
Edward lo guardò come se avesse appena detto che il giorno dopo non sarebbe sorto il sole.
Dialogo tra Edward e Anita:
E: "Potresti chiedere ai tuoi amici sbirri se hanno un giubbotto antiproiettili da prestarti?"
A: "Stai cercando di spaventarmi?"
E: "Si"
A: "Stai facendo un ottimo lavoro."
E: "Grazie."
Richard mi fissò con i suoi sinceri occhi castani colmi di smarrimento e disperazione, come un ragazzino che avesse appena scoperto che non solo il mostro sotto il letto esisteva davvero ma che per giunta se la faceva con la mamma.
Dono di cenere:
I lupi mannari chiamavano "lupa" la compagna del loro capo. Io ero la prima umana che avesse mai ricevuto tale onore. Comunque non uscivo neanche più con il loro Ulfric; avevamo rotto dopo che lo avevo visto divorare qualcuno. Insomma, una ragazza doveva pur avere qualche criterio di selezione!
Dialogo tra Anita e Zane su Stephen:
Z: "Vorresti uccidere me per proteggere lui?"
Di solito bisogna che incontri qualcuno almeno una volta prima di passare alle minacce di morte, ma ero disposto a fare un'eccezione. "Esatto".
Mentre Asher perquisisce Anita:
Sfoderai di nuovo la pistola. Forse dovrei semplicemente portarla intorno al collo con una catena.
Edited by Anita Blake; - 6/1/2009, 14:00
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