- depeche mode? laurell's interview.

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Noel†
view post Posted on 18/5/2009, 19:08




Depeche Mode?
L'ideale per i vampiri, parola di Laurell K. Hamilton



Quale potrebbe essere la colonna sonora ideale per una storia di vampiri? E cosa ascolta una scrittrice horror mentre realizza le sue storie?
Lo abbiamo chiesto a Laurell K. Hamilton, che ha creato uno dei personaggi più amati della letteratura di questo genere degli ultimi anni, la cacciatrice di vampiri Anita Blake, che in questi mesi diventerà anche protagonista di un film per la televisione prodotto negli Usa. Le sue risposte sono originali perché oltre che scrittrice la Hamilton è davvero un’appassionata di musica, con qualche accenno (e come potrebbe mancare) alla lettura!


Dei Depeche Mode è stato scritto:
"Il fischio dell'inconscio, il canto umorale del notturno che pervade passioni e incubi dei nostri giorni, uniti alla linearità della melodia, a una profondità di suoni misteriosa e invitante. I Depeche Mode all'epoca di Violator erano questo." (Massimiliano Leva)

Chi meglio di loro, anzi delle loro canzoni del primo decennio dal 1981 al 1990 circa, potrebbe costruire la colonna sonora di un film sul mistero e sulla notte? I loro album sono stati ristampati di recente, anche per chi ha amato Playing the Angel ma non conosce le loro radici.
Ecco cosa ne pensa Laurell Hamilton, autrice misteriosa per eccellenza.

Anita Blake diventerà protagonista di un film. Ha già in mente un’attrice o più possibili attrici che sarebbero le ideali interpreti di questo personaggio?
Non entro nel merito delle attrici: se dovessi fare un nome piuttosto che un altro so già che ci sarebbero dei fan che se la prenderebbero perché hanno già le loro idee e le loro preferenze, quindi preferisco non entrare nel merito e non rispondere a questa domanda. Chiunque farà il ruolo di Anita mi farà sicuramente piacere.

È già stato scelto un regista?
Al momento si sa che la Digital Domain con produttore Scott Ross, insieme a Angel Ark Productions - Jason Alexander [attore reso celebre da serie televisive come Seinfeld o Larry David: Curb Your Enthusiasm che ora si occupa anche di produzione, ndr] realizzeranno un film televisivo su Nodo di sangue e Jonathan, mio marito, e io faremo la sceneggiatura. Sono molto soddisfatta del progetto.


Nella colonna sonora dei principali film sui vampiri si è utilizzata sia musica classica che brani di musica contemporanea, da Wagner a Sympathy for the Devil nella versione dei Guns n' Roses, da Tchaikovsky a Gounod. Lei ha già in mente quale potrebbe essere la colonna sonora dei suoi film?
Io scrivo sempre con la musica, quindi devo dire che ci ho già pensato! Nodo di sangue è il primo mio libro che diventerà un film e naturalmente ho delle canzoni preferite che mi piacerebbe fossero comprese nella colonna sonora, tutta musica contemporanea. Una canzone particolare che cito è In your room dei Depeche Mode: ascoltandola pensavo al personaggio di Jean-Claude, il Master della Città. Un altro pezzo degli anni Settanta che mi sembra adatto è il celeberrimo I’m not in love di Mike Francis.
Mi piacerebbe ci fosse anche musica gotica che stranamente non è stata molto usata in questi film. Sono tutti auspici, perché è utile ricordare che la realizzazione di un film comporta molti aspetti e coinvolge tante persone: non si può mai sapere quale sarà la scelta finale. Potrebbe ad esempio accadere di non avere i diritti di una particolare canzone che si vorrebbe…


Si è appassionata dei romanzi sui vampiri sin da bambina, grazie ai suggerimenti della nonna. Quali sono stati i romanzi di formazione per lei?

Uno dei primi libri che mi hanno veramente colpito è stato Piccole donne di Louisa Alcott sia perché si tratta di un romanzo scritto da una donna che per l’argomento che trattava.
Poi il lavoro di André Norton, scrittrice di fantascienza ancora vivente quando ero una ragazzina che ha rappresentato per me una rivelazione: allora fare lo scrittore non era soltanto un mestiere del passato, come mi sembrava studiando a scuola tutti quegli scrittori uomini, bianchi e già morti! E si poteva essere anche una scrittrice donna!
Se dovessi citare qualche altro nome potrei dire che mi hanno segnato in qualche modo le letture di Edgard Allan Poe, Howard P. Lovecraft, Robert E. Howard, con il suo racconto breve Pigeons from Hell [letteralmente Piccioni dall’inferno, in Weird Tales - 1938 ndr], che è stato il primo di genere horror che ho letto e che mi ha fatto scoprire questo genere letterario: avevo 13 o 14 anni.
Poi Stephen King, Anne Rice con Intervista col vampiro, ma anche ho letto saggi, come Natural History of Vampires (Storia naturale dei vampiri) e ho cominciato alle scuole superiori a fare ricerche sull’argomento. E non posso dimenticare Robert B. Parker, grande autore di gialli, in particolare della serie che vede protagonista il detective privato Spencer.

Quale la colonna sonora ideale per la scrittura di un suo romanzo?
Ascolto un album diverso per ogni libro.
Quando sto scrivendo un nuovo romanzo in genere ascolto un unico album, che mi dura per 400-500 pagine. Se il libro è più lungo devo cambiare musica. Per l’ultimo libro (molto voluminoso) che ho scritto ho ascoltato musica più dura del solito come Nickelback, Audioslave, Revis.
In passato ho ascoltato molto i Depeche Mode, gli INXS, Tori Amos.
Ogni volta che esce qualcosa di nuovo di Tori Amos la mia scelta cade su quel titolo. Ma amo anche gli Evanescence, Sarah McLachlan, Sheryl Crow, gli U2 e Sting in alcuni casi.

[Fonte]
 
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